venerdì, gennaio 19, 2007

Tutta l'amara verità sul Ponte e i suoi (ex)fondi

Per quanto concerne l'argomento ponte sullo stretto,la posizione di molti è quella presunta del governo Prodi:ovvero utilizzare gli stanziamenti previsti per il ponte al fine di realizzare le altre priorità infrastrutturali delle quali necessitano Sicilia e Calabria:autostrade,ferrovie,acquedotti,ecc. Non sto qui a ricordare il fatto che mi risulta difficile immaginare treni veloci in Sicilia con un blocco di 2 ore allo stretto di messina,nè voglio strumentalizzare la recente tragedia accaduta nello stretto(più che altro c'è da ricordare che ponte si o ponte no nello stretto di Messina c'è un servizio traghetti da terzo mondo,sia in termini di tempo che di sicurezza),vorrei soffermarmi invece sul presunto utilizzo dei fondi stanziati per il ponte per le altre priorita infrastrutturali siculo-calabre.
Facciamo un pò di amara chiarezza:per il ponte esistevano 3 tipi di finanziamenti:
-finanziamenti della comunità europea
-finanziamenti di privati
-finanziamenti pubblici
Per quanto concerne i finanziamenti comunitari e quelli pubblici,sono IRRECUPERABILI,dunque son soldi persi:già si riducono del 60-70% i soldi per le "altre priorità"!Niente male,no?Furbi i compagni!
E non ci lasciano neanche le briciole che sono rimaste con i soli finanziamenti pubblici...
Date un pò a questo articolo comparso nel sito www.terrelibere.org ,sito apertamente schierato contro il ponte,al quale in questo caso specifico faccio i miei sinceri complimenti per la obiettività dimostrata:
"I soldi del ponte sullo Stretto di Messina? A Formia, in provincia di Latina. Che ci fossero centinaia di avvoltoi in attesa di sapere le sorti della grande opera era risaputo. Che i due miliardi circa passati dalle casse di Fintecna (azionista di maggioranza e “cassaforte pubblica” della Stretto di Messina) a quelle del ministero del Tesoro avrebbero preso vie diverse da quelle di Sicilia e Calabria, con sommo scorno di Messina e Reggio, è invece una sorpresa.
E invece si apprende che 75 milioni di euro hanno preso il volo verso Latina. Andranno a finanziare la Pedemontana di Formia, grazie ad uno di migliaia di commi che ornano il maxiemendamento presentato dal Governo alla legge finanziaria. Il cui testo recita: “Per assicurare il concorso dello Stato al completamento della realizzazione delle opere infrastrutturali della Pedemontana di Formia di cui alla delibera Cipe 29 marzo 2006 n. 98, a valere sulle risorse di cui all’articolo 2, comma 92, del decreto legge 262/2006, (fondi originariamente previsti per la realizzazione del ponte di Messina) come convertito in legge, che sono corrispondentemente ridotte, è autorizzato un contributo quindicennale di 5 milioni di euro a decorrere dal 2007”. Il testo dell’emendamento, già comma 545-bis all’art. 18 nel testo approvato dalla camera, diventa comma 985 dell’articolo unico, meglio noto come maxiemendamento".

NO COMMENT.
Compagni,quando l'ennesima volta mi vorrete ribadire il vostro patetico "No Ponte" non dite più idiozie per quanto riguarda le altre priorità.
Almeno in Sicilia con Berlusconi avremmo avuto il Ponte,con Prodi proprio nulla.